Caso pratico: porting di applicativi da sistemi datati
In un periodo di continua evoluzione dei linguaggi di programmazione e degli strumenti a disposizione degli sviluppatori, spesso ci si imbatte in software alquanto datati e si ha la necessità di aggiornarli per tornare al passo con i tempi. Questa operazione di aggiornamento viene chiamata “Porting” e consiste nella modifica di un programma in modo da renderlo operativo in un ambiente di produzione più recente (o semplicemente diverso) rispetto a quello dove originariamente era stato rilasciato.
Perchè può rivelarsi necessario?
Le cause che possono spingere a un’operazione di questo tipo possono essere molteplici, dalla necessità di cambiare le macchine aziendali (e quindi si ha un’incompatibilità del programma con il nuovo sistema operativo) alla più semplice voglia di rinfrescare l’aspetto dell’applicativo.
Spesso però il processo di porting non basta ad aggiornare un programma, soprattutto nel caso in cui si vuole cambiare il linguaggio in cui è stato scritto o si vuole passare, ad esempio, da programma desktop a una applicazione web.
Richieste di questo tipo portano alla necessità di tradurre letteralmente il codice sorgente in un nuovo progetto.
Come si può ben immaginare in un processo di questo tipo ci si imbatte in diversi problemi, sia logici che infrastrutturali, quindi alla base è indispensabile un’approfondita analisi dei requisiti e un approfondito studio delle logiche del software di partenza, altrimenti si rischia di impiegare mesi e mesi di sviluppo. Un consiglio prima di iniziare a sviluppare alla cieca è quello di dotarsi di tutto il necessario per procedere al meglio, come avere accesso a una macchina su cui gira senza problemi e in modo completamente operativo il progetto iniziale e una copia del database a cui lo stesso deve puntare per avere dei dati il più possibile reali ed aggiornati.
Un altro punto molto importante per risparmiare tempo nella traduzione di un progetto è quello di scegliere o affiancarsi uno sviluppatore che ha delle conoscenze, anche minime, del linguaggio di partenza oppure di prendere del tempo per studiarlo in modo da acquisire le nozioni di base. Può sembrare banale, ma anche studiare semplicemente come viene formulato e usato un ciclo FOR o un ciclo WHILE, o come vengono definite e usate le funzioni può far risparmiare un sacco di tempo.
Che sia il porting o la pura traduzione di un vecchio applicativo preparatevi a un lavoro lungo, a tratti anche ripetitivo, ma alla fine sarete soddisfatti degli sforzi fatti.